industria-5-0-il-ruolo-delluomo-nella-fabbrica-automatizzata27.07. 2024

Industria 5.0 Il ruolo dell'uomo nella fabbrica automatizzata

Assistiamo da qualche anno a questa parte ad una trasformazione epocale dei processi produttivi. Sempre più l'interazione uomo macchina diventa determinante per il successo delle aziende.


Fino a qualche anno fa abbiamo sentito parlare tanto di Industria 4.0, un fenomeno classificato come la nuova rivoluzione industriale, che vedeva le aziende alle prese con investimenti importanti indirizzati all'automazione e alla digitalizzazione dei propri processi produttivi. Gli investimenti in macchinari e software hanno contraddistinto quest'epoca.


Oggi, a distanza di pochi anni torniamo a parlare di un nuovo fenomeno e più di qualche specialista di settore riferisce che siamo nuovamente alle porte di un'ulteriore rivoluzione industriale. Si parla, appunto, di Industria 5.0 riferendosi alla tendenza di perseguire il successo aziendale attraverso l'ottimizzazione del rapporto uomo macchina nei contesti di produzione industriale.

Tra l'Industria 4.0 e l'Industria 5.0 emergono, quindi, differenze molto importanti. Se per la rivoluzione 4.0 l'enfasi era posta sull'efficientamento dei processi produttivi attraverso l'automazione e la continua raccolta di dati, nel caso della rivoluzione 5.0 l'attenzione si sposta sull'uomo nella veste di artigiano e non più di operaio. Uomo e macchina lavorano a stretto contatto, l'un l'altro concorrono al successo aziendale creando prodotti e servizi non più soltanto standard e ripetitivi ma sempre più spesso personalizzati.


I macchinari stessi, protagonisti di questa ultima rivoluzione industriale acquisiscono nuovi connotati. Le macchine utensili ed i robot impiegati nel mondo dell'industria abbandonano la caratteristica di perfetti eseguitori di azioni ripetitive e diventano oltre che intelligenti anche collaborativi. La peculiarità dei nuovi macchinari, infatti, risiede nell'elevato livello di collaborazione che sono in grado di sviluppare con l'operatore umano nello svolgimento dei vari compiti e nella capacità di apprendimento dell intero processo produttivo.


Creatività umana e automazione alla base dell'industria 5.0 

Creatività umana e automazione, in questo nuovo contesto, diventano il binomio di valore che contribuisce in maniera determinante al successo delle aziende. Questo fenomeno coinvolge innanzitutto le piccole e medie aziende a cui il mercato sempre più frequentemente richiede di essere flessibili e al tempo stesso chiede di avere standard di qualità elevatissimi. L'unico modo quindi che resta alle aziende per competere ed avere successo è quello di sfruttare al massimo l'automazione lasciando al tempo stesso spazio alla creatività umano di influenzre i processi produttivi.


La standardizzazione lascia spazio alla personalizzazione di massa, il mercato non richiede più prodotti in serie ma sempre più prodotti ricchi di "umanità". Questa nuova tendenza però non può prescindere da due attributi ineluttabili del mondo industriale che sono ovviamente la produttività e la ricerca costante del contenimento dei costi. Questo dilemma tra le due esigenze di produzione di prodotti personalizzati e al contempo il raggiungimento di economie di scala, fa sì che diventa sempre più centrale il perfetto connubio tra tecnologia e uomo. La relazione tra uomo e macchinario come ad esempio le macchine utensili, vive un nuovo capitolo dove nessuno aliena o rende superfluo il lavoro dell'altro, ma entrambi contribuiscono al raggiungimento di obiettivi comuni. L'uomo contribuisce in maniera determinante mettendo a disposizione la propria competenza, la propria esperienza e capacità analitica, il macchinario al contrario assolve compiti faticosi, movimenta i prodotti, li prepara per le successive fasi di lavorazione e mantiene costante la qualità delle operazioni anche dopo tante ore.


Con la collaborazione, tra uomo e tencologia, aumenta al tempo stesso le competenze e la qualità del lavoro dell'uomo che assimila conoscenze acquisendo esperienza nel medio e lungo periodo. Il macchinario, in questo contesto diventa per l'operatore uno strumento multitasking, non più adatto ad adempiere ad un'unica funzione ma capace di svolgere compiti difversi e di differenti complessità. L'operatore umano, inotlre trae un ulteriore beneficio da questa relazione, la tecnologia consente di risparmiare tempo nello svolgimento delle proprie funzioni e dedicarsi quindi a lavori intellettualmente più gratificanti.

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