I centri di lavoro ad alta velocità sono dei macchinari molto recenti la cui affermazione viaggia di pari passo con l'evoluzione tecnologica. Oggi abbiamo centri di lavoro in grado di... raggiungere velocità di fresatura un tempo impossibili. Si parla specificatamente di centri ad alta velocità, quando la velocità max di fresatura supera i 18.000/24.000 giri al minuto. Questa particolare tipologia di centri di lavoro è decisamente indicata nella lavorazione di materiali cosiddetti "leggeri" come l'alluminio, la plastica e le resine. Trovano particolare diffusione ed apprezzamento nel settore medicale ed in particolare quello dentale nella realizzazione di protesi ed impianti. Il bisogno di lavorare con estrema precisione particolari molto piccoli e delicati rende impossibile la lavorazione mediante coni mandrino più tradizionali impiegati comunemente nell'asportazione di materiali di largo uso nell'industria meccanica come l'acciaio, la ghisa e l'ottone. Per questo motivo i mandrini BT30, BT40 e BT50 vengono sostituiti da elettromandrini capaci di effettuare fino a 48.000 evoluzioni al minuto su cui vengono alloggiati utensili idonei a questo tipo di asportazione. Uno dei limiti di questi macchinari e che ne deprimono la longevità è legato al fatto dall'enorme quantità di polvere durante l'operazione di fresatura ad alta velocità. La polvere rappresenta una grandissima minaccia per la tenuta strutturale della macchina stessa. Al fine di limitare l'impatto negativo della polvere questi macchinari sono soventi equipaggiati da impianti di aspirazione e raccolta della polvere.
I centri di lavoro ad alta velocità sono dei macchinari molto recenti la cui affermazione viaggia di pari passo con l'evoluzione tecnologica. Oggi abbiamo centri di lavoro in grado di raggiungere velocità di fresatura un tempo impossibili. Si parla specificatamente di centri ad alta velocità, quando la velocità max di fresatura supera i 18.000/24.000 giri al minuto. Questa... particolare tipologia di centri di lavoro è decisamente indicata nella lavorazione di materiali cosiddetti "leggeri" come l'alluminio, la plastica e le resine. Trovano particolare diffusione ed apprezzamento nel settore medicale ed in particolare quello dentale nella realizzazione di protesi ed impianti. Il bisogno di lavorare con estrema precisione particolari molto piccoli e delicati rende impossibile la lavorazione mediante coni mandrino più tradizionali impiegati comunemente nell'asportazione di materiali di largo uso nell'industria meccanica come l'acciaio, la ghisa e l'ottone. Per questo motivo i mandrini BT30, BT40 e BT50 vengono sostituiti da elettromandrini capaci di effettuare fino a 48.000 evoluzioni al minuto su cui vengono alloggiati utensili idonei a questo tipo di asportazione. Uno dei limiti di questi macchinari e che ne deprimono la longevità è legato al fatto dall'enorme quantità di polvere durante l'operazione di fresatura ad alta velocità. La polvere rappresenta una grandissima minaccia per la tenuta strutturale della macchina stessa. Al fine di limitare l'impatto negativo della polvere questi macchinari sono soventi equipaggiati da impianti di aspirazione e raccolta della polvere.
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