I centri di lavoro sono tra le macchine utensili a controllo numerico più versatili in assoluto. I centri di lavoro
sono macchinari che consentono più lavorazioni all'interno dello stesso ciclo... di lavoro, riducendo in maniera considerevole i tempi di realizzazione del pezzo da lavorare ed i tempi per l'attrezzaggio
della macchina. Le caratteristiche principali e comuni a tutti i centri di lavoro sono la presenza di una testa di fresatura (mandrino) su cui verrà alloggiato l'utensile da taglio, una tavola su cui
viene bloccato il pezzo da lavorare ed un magazzino utensili che consente di fatti la totale automazione del ciclo di lavorazione. I centri di lavoro si differenziano dai torni per il semplice motivo
che in questo caso il pezzo sarà fissato sulla tavola mentre il moto rotatorio che consente l'asportazione del materiale sarà affidato all'utensile. Esistono diverse tipologie di centri di lavoro e
si differenziano tra loro in base al numero di assi, alle dimensioni, all'orientamento del mandrino, alla potenza e alla struttura. A seconda che il mandrino sia orientato verticalmente o
orizzontalmente avremo i centri di lavoro verticali o i centri di lavoro orizzontali. I centri di lavoro verticali nella loro configurazione standard tradizionale sono dotati di 3 assi, di cui
2 assi (asse x e asse y) sulla tavola che determinano i movimenti longitudinali e trasversali ed un asse (asse z) sulla testa porta fresa che determina il movimento verticale. Al fine di permettere
lavorazioni su pezzi più complessi e lavorazioni su più lati dello stesso pezzo, evitando quindi il riposizionamento dello stesso con conseguente perdita di tempo, possiamo trovare centri di lavoro
con 4, 5 o più assi. Normalmente il 4 e 5 asse sono assi di rotazione presenti sulla tavola e sulla testa portafresa. I centri multiasse si differenziano essenzialmente per la tipologia di
posizionamento degli assi, si potranno avere centri di lavoro con 4 o 5 assi in continuo oppure centri di lavoro con 4 e 5 asse soltanto di posizionamento. In quest'ultimo caso il 4 e 5 asse non
si muoveranno durante la lavorazione del pezzo, mentre nel caso di assi in continuo la macchina sarà in grado di disegnare geometrie anche molto complesse durante il ciclo di lavorazione, potendo
muovere tutti gli assi contemporaneamente. Un'altra distinzione importante risiede nella configurazione strutturale dei centri di lavoro e nella configurazione degli assi di movimento
tradizionali (assi x,y, e z). Per permettere la lavorazione di pezzi medio grandi e dai pesi importanti, alcune configurazioni di centri di lavoro prevedono una redistribuzione degli assi di
movimento sulla testa portafresa, scaricando la tavola dei compiti di movimento e aumentandone conseguentemente la capacità di portata per consentire il bloccaggio di pezzi anche molto pesanti.
Questa particolare soluzione tecnica consente ai centri di lavoro di mantenere velocità di esecuzione assai alte anche in presenza di lavorazioni dimensionalmente importanti. Questi centri di
lavoro sono denominati a montante mobile. Un'ulteriore classificazione da sottolineare è legata alla presenza o meno del cambio pallet che consente un grado ancora maggiore di automazione,
consentendo la lavorazione in tempo mascherato. In questo modo, l'operatore potrà attrezzare un secondo pallet col pezzo da lavorare mentre la macchina è ancora in esecuzione. Eseguito il lavoro,
il centro di lavoro non farà altro che trasferire fuori dall'area di lavoro il pallet col pezzo finito e traferirà il pallet col pezzo da lavorare al suo interno. Questa soluzione riduce al minimo
i tempi morti ed i fermi macchina dovuti all'attrezzaggio della stessa. I centri di lavoro, orizzontali, invece sono macchinari ideali per la produzione in serie di pezzi mediamente grandi e prevedono
sempre la presenza del cambio pallet oltre che al cambio utensile automatico e al mandrino orizzontale. Il cambio pallet nei centri di lavoro orizzontali è sempre presente nella sua configurazione
standard a doppio pallet, per lavorazioni di serie più importanti e per garantire una maggiore autonomia è possibile prevedere un dispositivo automatico multipallet in grado di alloggiare 6 o più pallet.
I centri di lavoro sono tra le macchine utensili a controllo numerico più versatili in assoluto. I centri di lavoro
sono macchinari che consentono più lavorazioni all'interno dello stesso ciclo di lavoro, riducendo in maniera considerevole i tempi di realizzazione del pezzo da lavorare ed i tempi per l'attrezzaggio
della macchina. Le caratteristiche principali e comuni a tutti i centri... di lavoro sono la presenza di una testa di fresatura (mandrino) su cui verrà alloggiato l'utensile da taglio, una tavola su cui
viene bloccato il pezzo da lavorare ed un magazzino utensili che consente di fatti la totale automazione del ciclo di lavorazione. I centri di lavoro si differenziano dai torni per il semplice motivo
che in questo caso il pezzo sarà fissato sulla tavola mentre il moto rotatorio che consente l'asportazione del materiale sarà affidato all'utensile. Esistono diverse tipologie di centri di lavoro e
si differenziano tra loro in base al numero di assi, alle dimensioni, all'orientamento del mandrino, alla potenza e alla struttura. A seconda che il mandrino sia orientato verticalmente o
orizzontalmente avremo i centri di lavoro verticali o i centri di lavoro orizzontali. I centri di lavoro verticali nella loro configurazione standard tradizionale sono dotati di 3 assi, di cui
2 assi (asse x e asse y) sulla tavola che determinano i movimenti longitudinali e trasversali ed un asse (asse z) sulla testa porta fresa che determina il movimento verticale. Al fine di permettere
lavorazioni su pezzi più complessi e lavorazioni su più lati dello stesso pezzo, evitando quindi il riposizionamento dello stesso con conseguente perdita di tempo, possiamo trovare centri di lavoro
con 4, 5 o più assi. Normalmente il 4 e 5 asse sono assi di rotazione presenti sulla tavola e sulla testa portafresa. I centri multiasse si differenziano essenzialmente per la tipologia di
posizionamento degli assi, si potranno avere centri di lavoro con 4 o 5 assi in continuo oppure centri di lavoro con 4 e 5 asse soltanto di posizionamento. In quest'ultimo caso il 4 e 5 asse non
si muoveranno durante la lavorazione del pezzo, mentre nel caso di assi in continuo la macchina sarà in grado di disegnare geometrie anche molto complesse durante il ciclo di lavorazione, potendo
muovere tutti gli assi contemporaneamente. Un'altra distinzione importante risiede nella configurazione strutturale dei centri di lavoro e nella configurazione degli assi di movimento
tradizionali (assi x,y, e z). Per permettere la lavorazione di pezzi medio grandi e dai pesi importanti, alcune configurazioni di centri di lavoro prevedono una redistribuzione degli assi di
movimento sulla testa portafresa, scaricando la tavola dei compiti di movimento e aumentandone conseguentemente la capacità di portata per consentire il bloccaggio di pezzi anche molto pesanti.
Questa particolare soluzione tecnica consente ai centri di lavoro di mantenere velocità di esecuzione assai alte anche in presenza di lavorazioni dimensionalmente importanti. Questi centri di
lavoro sono denominati a montante mobile. Un'ulteriore classificazione da sottolineare è legata alla presenza o meno del cambio pallet che consente un grado ancora maggiore di automazione,
consentendo la lavorazione in tempo mascherato. In questo modo, l'operatore potrà attrezzare un secondo pallet col pezzo da lavorare mentre la macchina è ancora in esecuzione. Eseguito il lavoro,
il centro di lavoro non farà altro che trasferire fuori dall'area di lavoro il pallet col pezzo finito e traferirà il pallet col pezzo da lavorare al suo interno. Questa soluzione riduce al minimo
i tempi morti ed i fermi macchina dovuti all'attrezzaggio della stessa. I centri di lavoro, orizzontali, invece sono macchinari ideali per la produzione in serie di pezzi mediamente grandi e prevedono
sempre la presenza del cambio pallet oltre che al cambio utensile automatico e al mandrino orizzontale. Il cambio pallet nei centri di lavoro orizzontali è sempre presente nella sua configurazione
standard a doppio pallet, per lavorazioni di serie più importanti e per garantire una maggiore autonomia è possibile prevedere un dispositivo automatico multipallet in grado di alloggiare 6 o più pallet.
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